Tanti anni fa bastava andare all’università con il Giornale di Indro Montanelli sotto braccio per rischiare calci e pugni, oltre che per essere additato come pericoloso fascista. Oggi per fortuna le cose sono leggermente cambiate, ma ciò che non è cambiato è il predominio culturale della sinistra. A scuola, nel mondo dello spettacolo, nel settore della comunicazione: tutto, o quasi, parla ancora il linguaggio dei ‘compagni’. Eh sì, perché la sinistra cosiddetta culturale è una sinistra vecchio stampo, ancorata ai crismi tradizionali del comunismo italiano, bloccata nei rituali e nella mentalità. Eppure fatica ad emergere una cultura di destra: un po’ per la storia del nostro Paese, il ventennio mussoliniano ha un peso difficile da alleggerire, un po’ per le divisioni del campo alternativo a quelli che vengono comunemente definiti progressisti. Qualcosa c’è: il Giornale, Libero, la Verità oggettivamente costituiscono strumenti di contrapposizione al mainstream, CulturaIdentità è un progetto multimediale innovativo, interessante e di qualità, il Primato Nazionale è una realtà radicale consolidata. Atlantico quotidiano è una splendida e raffinata esperienza online, alcune trasmissioni televisive, Del Debbio, Giordano e Borgonovo in testa, provano a rispondere all’egemonia colorata di rosso. Sono tutti microcosmi molto differenti fra loro, con peculiarità a volte anche antitetiche: ma adesso che il centrodestra è al governo, e Fdi è il partito-guida della coalizione di maggioranza, quello che manca davvero è il progetto-pilota, l’idea trainante. Un po’ come è stato Fox news negli Stati Uniti: è questione di struttura, è una questione di idee ed è una questione di uomini. L’ambiente conservatore e quello liberale hanno personalità di varia origine, poco o semisconosciute, che se valorizzate, sono in grado di offrire un contributo importante. E c’è un mezzo, che conosco bene e che amo profondamente, che è ampiamente sottovalutato e che invece è uno straordinario mezzo di diffusione: è la radio. Fatta bene, con gli uomini giusti al posto giusto, e con le idee giuste, è il veicolo più potente e più efficace. Chi può e chi deve, ci faccia un pensierino e se durante la riflessione vuole qualche consiglio, possiamo prendere un caffè insieme. Naturalmente mentre ascoltiamo l’FM.
Idee per una cultura di destra
